Politecnico di Bari ERASED - da luogo a Luogo incontro con Giuseppe Pavone e Nicola De Napoli 17 maggio 2006 ore 17,00
Dopo più di un decennio finalmente è stato abbattuto il più grande ecomostro d’Italia: Punta Perotti. La grande barriera di cemento e acciaio, alta 13 piani, che oscurava il lungomare di Bari non c’è più. Al suo posto la lingua di terra della punta estrema del litorale si adagia sul mare senza soluzione di continuità. Il mio lavoro, sintetizzato in poche immagini, non è rivolto a indagare su alcuni fenomeni urbanistici né a giudicare o commentare quanto è stato riferito ampiamente dalla stampa.
E’ un’indagine che si inserisce nell’ambito di una particolare ricerca sul territorio pugliese e lucano, che vuole mettere in evidenza come il “Territorio”, in seguito a una serie di eventi, si trasforma.
La mia attenzione su Punta Perotti è rivolta essenzialmente ad un “luogo” che in questi anni è cambiato e sarà soggetto ad ulteriori modificazioni.
Uno sguardo particolare che ho rivolto al “luogo” è stato quello di osservarlo da un cantiere in costruzione: simbolo di una nuova vita che ‘nasce’ a fronte di una che ‘muore’, così come l’albero di fico che chiude il racconto, lo stesso che apre le immagini, fiorito a nuova vita. Giuseppe Pavone